VERSO UNA INTERPRETAZIONE FISCALE AUTOMATICA? (Gazzetta Tributaria n.4/2024)

VERSO UNA INTERPRETAZIONE FISCALE AUTOMATICA? (Gazzetta Tributaria n.4/2024)

4 – Tra le pagine della riforma tributaria che si sta delineando compare anche una sorta di risponditore automatico all’interpello.

  

Arriva la “riforma che verrà” e quindi bisogna prenderne le misure ed approfondire i nuovi istituti, mano a mano che si decifrano i testi dei decreti delegati che, come già ricordato, essendo redatti in forma di intarsio sostitutivo (non viene pubblicata la nuova norma, ma solo i paragrafi modificati) richiedono un certo tempo di assimilazione.

Per particolare inclinazione del vostro interprete l’attenzione si è rivolta dapprima ad alcuni aspetti delle modifiche allo Statuto del Contribuente, come introdotte dal D.Lgs.219/2023, che generalmente entrerà in vigore il 18 gennaio 2023, salvo per quanto riguarda le modifiche del Garante del Contribuente differite all’entrata in vigore di un regolamento da emanare entro giugno 2024.

In particolare merita di essere approfondita, e saranno necessarie le più qualificate interpretazioni, la portata del nuovo art.10-nonies dello Statuto, che tratta di “Consulenza semplificata”.

In sostanza sembrerebbe istituita una sorta di “intelligenza artificiale in house” che sulla base dei documenti di prassi emessi dalla stessa Amministrazione Finanziaria (circolari, interpelli, risposte di consulenza giuridica e semplificata) fornisce in automatico la risposta ai quesiti interpretativi formulati dai contribuenti, che per accedere a questa banca dati di consulenza semplificata debbono essere solo persone fisiche, imprese minori e società di persone o equiparate o intermediari specificamente delegati.

Quindi i contribuenti c.d. minori (per dimensioni individuali, non già per gettito complessivo!) non potranno accedere alla “normale” procedura di interpello dell’Agenzia se prima non avranno sottoposto il proprio dubbio al servizio di consulenza semplificata (una sorta di risponditore automatico con caratteristiche di Intelligenza Artificiale).

Solo in caso di diniego della risposta automatica il contribuente potrà formulare, con modalità sulle quali ci soffermeremo in un altro momento, un formale interpello all’Agenzia.

La norma novellata espressamente afferma che l’utilizzo del servizio di “Consulenza semplificata” automatica è condizione di ammissibilità per l’eventuale presentazione di istanze di interpello.

Ma che fare se la “macchina” non capisce il mio quesito e offre una risposta distorta, fuorviante o palesemente errata?

Non è previsto un accesso di secondo livello, non sembra che vi possa essere dialogo con altri uffici, sarà probabilmente necessario l’intervento del Garante!

Sarà certamente interessante valutare lo sviluppo di questa prima applicazione dell’Intelligenza Artificiale al mondo tributario, almeno a quello di diretto rapporto con il contribuente, e speriamo che gli studi professionali non debbano fare da cavia subendo d’imperio programmi di terzi, ma magari possano contribuire alla formulazione dei percorsi operativi.

Il futuro a volte spaventa, ma l’importante è affrontarlo con spirito costruttivo e certamente siamo pronti a intervenire.

 

Gazzetta Tributaria 4, 08/01/2024

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