09 Set TANTO AGITARSI PER …… QUASI NULLA (Gazzetta Tributaria n.124/2024)
124 – Un aggiornamento ironico sull’andamento delle istruttorie sul “bonus psicologo”
Nella Gazzetta Tributaria n. 74/2024 (UN POPOLO DI …… INSICURI) avevamo dato notizia dell’avvio delle procedure per concedere ai richiedenti il “buono psicologo”, un contributo finanziario per sostenere le spese di sessioni di psicoterapia, un retaggio dei disagi ex COVID.
Dato che tale bonus, istituito per il 2023, mantenuto nel 2024 e rinnovato (almeno queste sono le intenzioni) anche nel 2025 impegna strutture e cittadini per numeri importanti, anche se l’ammontare economico è tutto sommato limitato, l’impegno di spesa per il contributo è di 10milioni di euro per anno, è forse opportuno fornire un aggiornamento della situazione, cercando di mantenere quel tono ironico dell’inizio.
Stiamo trattando dei contributi per l’anno 2023, per i quali sono state presentate domande nel 2024 (ricordavamo che il totale delle domande presentate ha superato ile 400mila!)
Intanto l’INPS precisa che gli ammessi al beneficio debbono utilizzare i fondi entro 270 giorni dalla data dell’11 luglio 2024 (messaggio INPS), per cui andiamo a fine marzo 2025; oltre che insicuri i beneficiari del contributo debbono essere anche dotati di grande pazienza!
Inoltre ai richiedenti è richiesta una specifica capacità informatica, perché con messaggio 2976 del 6 settembre 2024 l’INPS ha comunicato le istruzioni per accedere agli elenchi dell’esito delle domande, accesso che non è per niente agevole e che, per altro, non prevede espressamente la facoltà, per il richiedente, di delegare un professionista o un patronato a svolgere le pratiche.
Infine, ed ecco l’aspetto sorprendente, l’INPS comunica che ad oggi (e siamo ad oltre 100 giorni dalla scadenza del termine per le domande) sono stati formalizzati e ammessi circa 3.300 “bonus”, lo 0,8% delle domande presentate.
Sorgono tanti e legittimi dubbi: il 99% di quelli che hanno chiesto il bonus ci ha provato oppure siamo talmente impreparati, sia digitalmente che documentalmente, da sbagliare in termini così fragorosi?
Già avevamo richiamato l’attenzione sulla mole di attività che un provvedimento del genere impone agli enti pubblici deputati a gestirlo; se poi le risultanze hanno questa consistenza viene il dubbio che si sia in presenza di una situazione che, animata da validi principi ispiratori, non riesce a trovare una pratica attuazione.
Shakespeare scrisse la commedia “Molto rumore per nulla” per prendere in giro una certa società; non vorremmo che questo si ripeta…… per quasi nulla!
Gazzetta Tributaria 124, 09/09/2024
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