PUBBLICO È BELLO? (Gazzetta Tributaria n.101/2024)

PUBBLICO È BELLO? (Gazzetta Tributaria n.101/2024)

101 – Alcune considerazioni su di un concorso per la ricerca di funzionari dell’ Agenzia delle Entrate

 

Questa volta non commentiamo norme, ma ci dedichiamo alla struttura dell’Agenzia delle Entrate e gli aspetti sociali di questo complesso organismo, che attualmente supera non di molto i trentamila dipendenti in tutta Italia (e non bastano!).

Un paio di mesi fa è stato pubblicato un bando di concorso per coprire 80 posti di funzionario nel settore delle risorse umane (ricordiamo che per disposizione della Carta Costituzionale, art.97, ai ruoli pubblici si deve accedere per concorso)

Finalmente si deve dare atto che in un paio di mesi sono state completate le procedure per l’iscrizione, e a metà settembre saranno tenute le prove scritte (tempi dignitosi, come vedremo).

E’ invece sorprendente constatare che al concorso, che richiede la qualifica di laureato almeno triennale, si sono iscritti in oltre 34mila per 80 posti! : 432 candidati per ogni posto!

Da un lato vuol dire che il posto pubblico attrae, nonostante tante ironie, ma dall’altro che vi è la volontà di mettersi in gioco per cercare uno sbocco lavorativo, con una tendenza contraria a quella che vuole un popolo di nullafacenti.

Dato che le collocazioni saranno nelle varie Direzioni Regionali, anche le domande, e le prove di concorso sono relative alle singole regioni.

Notiamo una ripartizione delle domande non simmetrica rispetto il totale: il Friuli-Venezia Giulia è la regione meno ambita, con una domanda ogni 85 posti, seguita dalla Liguria che è ha visto solo 587 domande per 6 posti, meno di cento concorrenti per posto, mentre la Sicilia e la Puglia si contendono la qualifica di destinazione preferita in quanto hanno registrato, rispettivamente, ben 568 domande la Sicilia e 578 domande la Puglia per ogni posto disponibile.

Anche la Direzione Centrale di Roma non suscita eccessivi entusiasmi, con poco più di una domanda ogni 200 posti.

Una considerazione deve essere fatta in relazione alle dimensioni assolute: è ben vero che la prova scritta si risolve in una serie di domande a risposta multipla, e quindi è possibile una correzione automatica, ma comunque potrebbero esservi oltre trentamila compiti da esaminare e le prove orali impegneranno una notevole massa di esaminatori (anche se il bando, quasi a livello di falcidia, impone di ammettere all’orale sono un numero triplo di candidati in relazione ai posti disponibili).

Sono dimensioni importanti che forse potranno essere limitate dai nuovi mezzi informatici.

Nella Gazzetta Tributaria n. 76/2024 commentavamo positivamente la notizia che vi sono dottori commercialisti che lasceranno l’Albo di appartenenza per transitare nei ruoli dell’Agenzia delle Entrate; anche la numerosissima partecipazione al concorso per il settore Risorse Umane non può che migliorare la consistenza e la qualità dei funzionari dell’Agenzia, e certamente non saranno queste colonne a recriminare sul miglioramento dell’attività della tipica controparte del contribuente!

Una Pubblica Amministrazione efficiente non fa altro che aiutare la società e la convivenza dei cittadini.

 

Gazzetta Tributaria 101, 15/07/2024

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