24 Lug NUMERI DA BRIVIDO! (Gazzetta Tributaria n.107/2024)
107 – L’andamento quantitativo del contenzioso tributario mostra preoccupati segni di vitalità crescente!
Poche pagine fa commentavamo l’andamento delle vertenze tributarie per il primo trimestre del 2024 (Gazzetta Tributaria n.96/2024) segnalando la preoccupazione per la tendenziale crescita delle controversie.
Puntualmente le sensazioni indicate vengono confermate dalle stime sui dati del primo semestre del corrente anno, che potrebbe chiudersi a dicembre con numeri straordinariamente dilatati.
Ma anche i dati sulla nuova professione di giudice tributario mostrano una dinamica di interesse, come si evince dall’avvio del concorso per nuovi giudici.
Andiamo con ordine.
Ai primi di luglio si è conclusa la fase delle presentazione delle domande per la partecipazione al concorso per 146 posti di magistrato di ruolo nelle Corti di Giustizia Tributarie; è un concorso riservato ai laureati in Legge o in Economia (lauree magistrali), e le domande sono state più di 77 per ogni posto disponibile!
Oltre 11mila laureati si impegneranno per le due prove scritte del concorso, sapendo che solo poco più di quattrocento di loro saranno ammessi all’orale.
Questa pattuglia di nuovi giudici si troverà, insieme con i loro colleghi già insediati, ad affrontare la marea crescente delle cause tributarie, che nel primo semestre del 2024 hanno visto una crescita del 35% nel numero dei nuovi ricorsi.
Di nuovo si assiste ad una variegata collocazione delle nuove vertenze: la Campania si conferma come la regione più litigiosa, sia in termini relativi (dei circa 110mila nuovi ricorsi ricevuti nel primo semestre il 25% è della Campania) che in termini assoluti: nessuna regione presenta un numero di nuove vertenze superiore alla Campania; – Campania e Sicilia, sommate, rappresentano quasi il 50% dei ricorsi arrivati nel semestre!
Ed è preoccupante il tasso di incremento delle liti: nelle Marche il numero dei nuovi ricorsi supera dell’80% quello del primo semestre 2023 (ma sono numeri piccoli); in Campania l’incremento sul 2023 è quasi del 64%; sorprendentemente solo in Sicilia, pur a fronte di numeri assoluti importanti, (circa ventimila nuovi ricorsi al semestre) le dimensioni assolute non sono variate (erano 20mila nuove cause nel 2023, sono 20mila nel 2024).
Allora si comprende come i tempi della giustizia tributaria si stiano pericolosamente allungando, e non solo nella gestione della lite, ma anche nel deposito della sentenza (i sei mesi di ritardo dal dibattimento si incontrano, purtroppo, di frequente!)
Naturalmente l’onda lunga di questa marea si riverbererà poi sulla Cassazione, già soverchiata da un arretrato “monstre” e il mito del GIUSTO PROCESSO nel mondo tributario rischia di rimanere una Chimera!
A meno che le forze nuove e le nuove tecnologie riescano a muovere questo plantigrado!
Gazzetta Tributaria 107, 24/07/2024
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