11 Apr MESSAGGI ELETTRONICI E ACQUISIZIONE DEL CONSENSO (Gazzetta Tributaria n.48/2024)
48 – L’Agenzia diffonde con enfasi l’attivazione del portale IO per gli avvisi ai contribuenti, con alcune forzature.
Il sito dell’Agenzia delle Entrate e Fisco Oggi, la testata ufficiale on line dell’Agenzia, celebrano con enfasi l’attivazione dal 10 aprile 2024 del servizio di comunicazione tra Uffici e contribuenti tramite l’app. IO legata alla fornitura dei servizi pubblici.
L’app. è normalmente raggiungibile da tutte le piattaforma ed è gratuita, e quindi si tratta di un servizio di avvisi che potrebbe aiutare l’esecuzione di adempimenti del contribuente (attendiamo di vederla alla prova!).
Quello che stupisce è il contenuto delle informazioni che sono state date alla stampa, con il formale comunicato, e diffuse su Fisco Oggi del 10 aprile 2024.
Sembrerebbe che questo utilizzo del portale si dedichi ad informare il contribuente di un rimborso in arrivo, e fa passare in secondo ordine le varie scadenze e le notifiche di atti e comunicazioni.
La frase emblematica che viene diffusa sul sito e tramite la rivista, come contenuto tipico della nuova app di comunicazione, è:”stiamo erogando il tuo rimborso xxxx sul conto corrente che hai indicato: lo riceverai a breve”.
L’incertezza sia della decorrenza che della scadenza toglie molto dell’interesse su tale comunicazione: quando scadrà? (a breve!); siamo sicuri che il conto corrente sarà quello giusto? (se fosse stato indicato l’IBAN non vi sarebbero dubbi!). Ma comunque sembrerebbe che la app serva per veicolare solo messaggi positivi, mentre così non è!
E’ evidentemente una forma di captatio benevolentiae facendo diventare la app. una messaggera di buone notizia (il rimborso!) mentre sappiamo che i rapporti con l’Agenzia sono normalmente relativi ai pagamenti – forse viene sottovalutato che la denominazione esatta è AGENZIA DELLE ENTRATE e queste sono solo dell’Erario, mentre per il contribuente sono solo USCITE!
Non per niente la App “IO” è gestita da PagoPA, tipica strutture che serve solo per effettuare pagamenti elettronici verso lo Stato, e non già erogare rimborsi e ristorni!
La strada del futuro è certamente costellata di strutture e programmi informatici, ma sembra fuorviante contrabbandare questi passi verso una forma diversa di comunicazione come movimenti che generano rimborsi e accrediti: non è vero che pagare le tasse sia una cosa bellissima, ma anche se non proprio piacevole deve essere eseguita, senza necessità di nascondersi dietro addolcimenti zuccherosi!
Gazzetta Tributaria 48, 11/04/2024
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