10 Apr L’ECCESSO DI BUROCRAZIA FA BRUCIARE GLI OCCHI! (Gazzetta Tributaria n. 66/2025)
66 – Una risposta ad interpello, presentata come favorevole dall’Agenzia dimostra un eccesso soffocante di burocrazia.
Nello sconfinato panorama dei prodotti la cui commercializzazione è soggetta ad IVA esistono alcune partizione generali: pur con qualche eccezione tutti i vegetali sono soggetti ad IVA ultra ridotta, tutti i farmaci sono soggetti a IVA ridotta, le prestazioni sanitarie sono esenti, pressoché tutto il resto è ”normale”.
Questo schema (ironicamente semplificato!) si ripete sostanzialmente immutato (con aggiustamenti in itinere ma non sostanziali) da decenni – ricordiamo che la legge IVA ha ampiamente doppiato il mezzo secolo di vita(!) – eppure vi sono situazioni che agli occhi dell’estraneo all’Agenzia sembrano ovvie, ma che invece muovono uffici, responsabilità e necessità di informazione da restare stupiti.
E’ questo il caso trattato dalla risposta n. 92 dell’8 aprile 2025 che ha anche il sapore del ritorno all’infanzia!
Una impresa produce e vende dispositivi medici, integratori alimentari, prodotti fitocosmetici, prodotti erboristici, tra cui le “goccine” che abbiamo sperimentato tutti nell’infanzia, da mettere nell’occhio affaticato o irritato.
La commercializzazione di questo prodotto, in flaconi monodose, è sempre avvenuta con aliquota ordinaria IVA 22%; il contribuente chiede ora se, alla luce dell’indagine svolta dal laboratorio delle Dogane competente a classificare i prodotti, questo dispositivo medico può essere classificato nella voce doganale 3004 – medicamenti.
Viene svolta una indagine chimica per verificare la composizione del prodotto, i laboratori delle Dogane confermano che si tratta di un dispositivo medico, la società deve reiterare la domanda per ottenere, infine, la conferma che si tratta di un “farmaco” e quindi le vendite saranno soggette all’IVA agevolata 10%.
Una specie di balletto rituale che impegna certamente energie a disponibilità per giungere ad una conclusione tanto ovvia da rasentare l’inutilità:
Ma siamo irrimediabilmente ancorati al rispetto delle forme, anche se a volte dietro l’immagine non c’è nulla (forse con l’eccezione della GAZZETTA TRIBUTARIA che prende in giro l’eccesso di burocrazia).
Gazzetta Tributaria 66, 10/04/2025
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