24 Feb IRAP – ULTIMO ATTO? (Gazzetta Tributaria 17/2022)
17 – L’Agenzia delle Entrate prende formalmente posizione in ordine alla cessazione dell’imposta dal 2022 con una circolare.
Dopo una certa meditazione è uscito qualche giorno fa anche il parere ufficiale dell’Agenzia delle Entrate riguardo alla cessazione dell’applicazione dell’IRAP riguardo tutte le attività svolte da persone fisiche.
Come ricorderanno i nostri lettori a questo argomento abbiamo dedicato taluni interventi (troppi?) nel 2022, anticipando anche conclusioni a cui si è pervenuti successivamente – azienda coniugale – ed ora vi è quella che potrebbe apparire come il documento di prassi conclusivo: la circolare n. 4 del 18 febbraio 2022 (non cesseremo mai di lamentare e contestare l’abitudine di datare ed emettere i documenti alla fine della settimana lavorativa, così da far sembrare tempestivo un intervento che acquista conoscibilità ed efficacia operativa solo tre giorni dopo!).
Dato che l’IRAP è un tributo marginale la circolare citata, di trenta pagine, ne dedica solo tre a quest’imposta, le ultime, dilungandosi invece sulle nuove detrazioni e agevolazioni per la nuova IRPEF, ma comunque nelle tre pagine finali fuga un dubbio e conferma una interpretazione.
La portata del comma 8 dell’art.1 della legge di bilancio 2022 viene ribadita a favore delle persone fisiche siano esser esercenti impresa, arte o professione; quindi si conferma che sono escluse dall’imposta anche le imprese familiari e le aziende coniugali non gestite in forma societaria.
Per le imprese familiari vi era oramai la certezza; per le aziende coniugali la formulazione dell’Agenzia è un po’ infelice, ma intende riferirsi alle aziende non cogestite.
Ricordiamo che nelle aziende coniugali ai fini dell’IRAP rileva la forma della gestione, ferma restando la proprietà suddivisa tra i coniugi, e in caso di cogestione vi sarà l’assoggettamento ad imposta. (Per inciso notiamo che a conferma della propria tesi l’Agenzia cita le istruzioni alla dichiarazione Unico, istruzioni che sono redatte dalla stessa Agenzia!).
Inoltre proprio alla fine della circolare l’Agenzia offre la propria interpretazione alla infelice formulazione della legge “…l’imposta non è dovuta ……” indicando che l’esclusione dall’ambito soggettivo dell’imposta (e la legge non diceva così, ma solo la non debenza dell’imposta!) fa venire mano ogni obbligo documentale, contabile, dichiarativo e di conservazione di dati per i soggetti individuali beneficiari.
Quindi il dubbio sulla necessità di tenere la contabilità IRAP senza però pagare l’imposta viene meno, teniamo cara la circolare che cancella anche la contabilità!
Forse siamo in presenza, almeno per una parte del tessuto economico, dell’ultimo atto di questa controversa imposta!
Gazzetta 17, 24/02/2022
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