Gazzetta Tributaria Edizione 17/2018 (contributi n. 40-41)

Gazzetta Tributaria Edizione 17/2018 (contributi n. 40-41)

40 – IL FISCO CON LA SCOSSA!

 

 L’Agenzia delle Entrate ha istituito un nuovo servizio di informazione, denominato “Consulenza Giuridica” per approfondire problematiche particolari.

Sino ad ora sono state diffuse quattro interpretazioni ufficiali, delle quali due dedicate a problemi elettrici!

È sorprendente che la metà dei problemi di applicazione IVA italiani siano generati dalle forniture di energia elettrica, quella per i condominii o quelle per le lampade votive nei cimiteri: o il servizio è sovradimensionato o di scarsa utilità; dato che i quesiti sono ben altri!

Oltre tutto i pareri rilasciati sono senza data e senza firma, quindi difficilmente producibili in giudizio; per altro si possono determinare tutti gli elementi necessari con un po’ di attenzione; le risposte sono state emesse il 4.12.2018.

Per curiosità i pareri hanno confermato che la luce elettrica per le scale del condominio non può godere dell’aliquota IVA ridotta; l’energia per le lampade votive cimiteriali, anche se fornita dal Comune titolare dell’impianto sconta l’IVA ordinaria, trattandosi dei attività commerciale residuale del Comune.

A pochi giorni (!) dall’entrata in vigore della fattura elettronica l’attenzione per i lumini dei cimiteri appare sorprendente o forse volutamente fuorviante.

Ancora non è chiaro la fine che faranno le bollette che i vari gestori inviano alle decine di milioni di famiglie italiane, la maggior parte delle quali non dotate di indirizzo di posta certificata: la fatturazione elettronica almeno per un certo tempo rischia di trasformarsi in un onere aggiuntivo del documento “normale” che sarà comunque emesso.

E la semplificazione si allontana!

 

 

 

Gazzetta 40, 2018

 

 

41- QUER PASTICCIACCIO BRUTTO ……..

 

Oltre sessant’anni fa Carlo Emilio Gadda pubblicava quel romanzo con risvolti politici dal titolo “Quer pasticciaccio brutto de la via Merulana” con un rilevante interesse di pubblico e critica.

Se l’autore, deceduto quasi cinquant’anni fa, potesse riprendere a scrivere si occuperebbe certamente del PASTICCIACCIO BRUTTO della fattura elettronica!

Ci occupiamo ora sommariamente dei contribuenti “minori” che nella prospettiva del governo dovrebbero essere tutti gli operatori economici con volume di affari non superiore a 65mila euro nel 2019 e 100mila euro nel 2020, una platea di interessati notevolmente ampia!

Oltre a benefici in materia di imposte sui redditi, su cui torneremo, questi contribuenti godono di notevoli agevolazioni in materia di IVA, essendo esentati da adempimenti formali rilevanti e dall’emissione della fattura elettronica.

Esentati dall’obbligo di emissione di fattura elettronica non vuol dire, per altro, non aver a che fare con il mondo elettronico in quanto anche questi operatori riceveranno fatture elettronica dai loto fornitori; dovranno ricomprendere nelle proprie liquidazioni IVA sia i documenti cartacei che quelli elettronici ricevuti, con la complicazione che quelli elettronici potranno essere reperiti e conservati nel sito specifico del SDI (sistema di indirizzo); la stessa Agenzia delle Entrate ha approntato un servizio di conservazione sostitutiva. Che è opportuno venga attivato da tutti i soggetti minori:

Sarà opportuno ricordare che non è ammesso conservare ufficialmente le e-fatture stampandole su carta!

I contribuenti minori, che in quanto tali dovrebbero quindi essere agevolati e semplificati, saranno tutti oberati da un paio di sistemi di emissione e conservazione di documenti IVA conviventi e attivati in contemporanea, con evidente confusione e aggravio di spreco di energie; inoltre è ragionevole pensare che tutti i grandi clienti saranno infastiditi dal ricevere fatture cartacee tradizionali dai fornitori “impresa minore”, in quanto tali documenti diventano elementi estranei in un sistema ad alta automazione.

La semplificazione per gli operatori di dimensioni non rilevanti sarà quindi destinata a affievolirsi nel tempo!

Sembra una riedizione della tanto sbandierata innovazione del PROCESSO TRIBUTARIO TELEMATICO, in funzione da oltre un anno: gli atti vengono scannerizzati e firmati digitalmente, ma poi viene richiesta la “copia di cortesia” cartacea anche perché pochi giudici sono dotati di P.C. portatile e senza tale strumento i documenti elettronici rimangono celati!

Sarà opportuno, oltre che prepararsi alle innovazioni che saranno frequenti nei prossimi mesi, prevedere di  frequentare corsi di discipline yoga per evitare gli eccessi di ira o di scoraggiamento!

 

 

 

Gazzetta 41, 2018

 

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