18 Mar CHI HA PAURA DELLA MEMORIA? (Gazzetta Tributaria 24/2022)
24 – Nelle attività economiche, specialmente in materia fiscale, è possibile sbagliare e ravvedersi ma non per l’Agenzia!
Questa è una nota di costume che vuole sottolineare la difficoltà dei rapporti tra contribuente e Pubblica Amministrazione, specialmente quando non c’è chiarezza.
La fattispecie è particolare, in quanto riguarda il settore specifico delle demolizioni navali e l’assoggettamento o meno ad IVA di determinati interventi; per non annoiare il lettore non riferiamo i particolari; è il comportamento generale che appare criticabile e pavido.
L’Agenzia emette il giorno 8 marzo 2022 la risposta n. 97/2022 affermando che la normativa si applica a determinate fattispecie, specificando talune caratteristiche.
Probabilmente a seguito di verifica in fatto il giorno 17 marzo 2022 l’Agenzia emette la risposta ad interpello n. 120 che specificamente afferma di portare una parziale modifica alla risposta precedente (sono state aggiunte una quindicina di righe) e ….sorpresa: la risposta n. 97 scompare dall’elenco ufficiale!
Sembra di rivivere l’atmosfera di 1984 di Orwell, in cui in quel mondo incuboso della repubblica di Eurasia veniva ogni giorno riscritta la storia cancellando le tracce delle interpretazioni precedenti.
Evidentemente non deve rimanere la memoria della pronuncia errata, e la soluzione migliore viene ritenuta quella di fare sparire le affermazioni precedenti.
Il contribuente viene continuamente invitato a ravvedersi da eventuali errori e manchevolezze, con le famose lettere di compliance che sono in chiaro e rimangono a futura memoria, ma l’Agenzia non può sbagliare e quindi viene cancellato il momento, superato, di incertezza.
Eppure, nel famoso principio di collaborazione e buona fede sarebbe più semplice comportarsi linearmente mantenendo anche le tracce delle precedenti, inesatte pronunce.
Altrimenti si potrebbe pensare che tutte e due le parti sono autorizzate a nascondere gli errori passati, rigenerando una realtà sempre nuova, ma falsa!
Gazzetta 24, 18/03/2022
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