26 Apr CERTEZZE FISCALI …… O FORSE NO! (Gazzetta Tributaria n.46/2023)
46 – Alla fine la confusione vince e vengono nuovamente messe in discussione la certezza del diritto e la formalità delle comunicazioni.
Fine settimana di “ponte” del 25 aprile e l’aspettativa di qualche giorno di riposo ha forse confuso anche il MEF che dimentica la certezza del diritto, elemento fondamentale nel rapporto tra contribuente e fisco come ricordavamo pochi giorni fa nella Gazzetta Tributaria n. 44.
Con grande precisione (!) il Ministero delle Finanze (Ufficio Stampa) emana il 21 aprile (venerdì) alle ore 19.00 il comunicato stampa n.68 che annuncia una prossima proroga di taluni termini per la rottamazione delle cartelle di pagamento.
Siamo di nuovo, intanto, al Comunicato-Legge una nuova fonte normativa che dovrebbe essere aggiunta all’elencazione prevista all’art.1 delle preleggi, antiquata, che si limita alle ”leggi ed ai regolamenti!”, quali fonti del diritto, mentre il mondo moderno (!) vuole strumenti innovativi e solo i nostalgici come noi chiedono ancora decreti e leggi!
Il Comunicate-Legge in oggetto ha quindi visto la luce il venerdì sera, in prossimità di un periodo di ferie che come riferisce un altro Ministero (Turismo) ha visto circa 20 milioni di Italiani in movimento, e quindi l’effettivo impatto della comunicazione nella società civile viene apprezzata solo dal 26 aprile (cinque giorni se ne sono andati); ma un po’ della forma è salva!
Nel complesso coacervo di scadenze fiscali della fine di primavera, quindi, dovrebbe essere limitata alla “rottamazione quater” la nuova formulazione dei rinvii delle scadenze, che quindi non dovrebbe avere riflesso con la cancellazione d’ufficio delle partite di importo inferiore a 1.000 euro prevista per il 30 aprile 2023.
In questa confusione di date, se quanto ritenuto sarà confermato, siamo finalmente in presenza di almeno una certezza (isolata!), perché la coincidenza degli adempimenti al 30 aprile appariva complessa (cancellazione e richiesta di rottamazione).
Non possiamo che attendere il “provvedimento che verrà” per valutare l’effettivo impatto dell’annunciata proroga, che comunque sposterà in avanti il groviglio di scadenze (per i pagamenti l’autunno appare quanto mai complicato, con scadenze mensili di ogni genere!).
Certamente possono respirare meglio gli studi professionali, già sottoposti a stress di scadenze e adempimenti (intanto si preparano le dichiarazioni annuali!!) ma appare desolante la disattenzione al principio fondamentale ricordato: la certezza del diritto che deve alimentarsi, invece, di promesse di provvedimenti ad horas, di comunicati-legge certamente autorevoli ma non formalmente normati, di informazioni comunicate la sera del venerdì, in modo che abbiano una certa data ma di fatto operino almeno tre giorni dopo, e quindi di una serie di imprecisioni e “scorciatoie” di cui non si sente certo il bisogno!
Ma aspettiamo con fiducia la riforma che verrà, sperando che possa portare punti fermi in questo sconcertante bradisismo tributario.
Allora potremo smetterla di richiedere la certezza del diritto (e delle sue fonti!)
Gazzetta Tributaria 46, 26/04/2023
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