01 Set BONUS PUBBLICITA’ – VERSIONE FINALE ? Il decreto Rilancio amplia ancora la portata del bonus pubblicità per il 2020.(Gazzetta Tributaria 47/2020)
47- Il decreto Rilancio amplia ancora la portata del bonus pubblicità per il 2020.
Nella nostra Gazzetta n. 23/2020 abbiamo dato notizia della nuova versione del bonus pubblicità che altro non vuole essere che una sorta di aiuto pubblico verso il mondo dell’editoria, afflitto da tanti problemi di contrazione dei ricavi e concorrenza dei mezzi elettronici non convenzionali.
Anche il recentissimo decreto Rilancio (D.L.34/2020) è intervenuto a tale riguardo, e con la circolare n. 25 del 20 agosto 2020 l’Agenzia ha ritenuto di precisare la nuova portata del bonus – pubblicità.
Ricapitoliamo in termini semplicistici la nuova portata della norma, valida solo per l’anno 2020 (allo stato attuale delle norme!)
Tutte le imprese, lavoratori autonomi e enti non commerciali che effettuano spese per inserzioni e comunicati pubblicitari su testate registrate sia di stampa (comprese le agenzie) quotidiana e periodica o di emittenti televisive e radiofoniche locali o nazionali hanno diritto ad un credito di imposta pari al 50% della spesa sostenuta (al netto di IVA), credito da utilizzare in compensazione una volta liquidato.
Per la curiosità dei nostri lettori evidenziamo come vi siano parecchi problemi interpretativi e pratici che rendono attualmente sfumata la reale portata del provvedimento.
La procedura formale si dovrebbe svolgere in tre fasi: entro il 30 settembre 2020 i soggetti interessato comunicheranno, con apposito modello, all’Agenzia delle Entrate tramite i consueti canali telematici la propria intenzione di usufruire del bonus.
Nel mese di gennaio 2021 dovrà essere rendicontata sempre all’Agenzia delle Entrate la misura degli investimenti effettuati nel 2020.
Sarà necessario attendere poi l’effettiva liquidazione, da parte del Dipartimento dell’Editoria, del credito spettante per poterlo utilizzare in compensazione per il pagamento delle altre imposte e contributi.
All’incertezza sulla portata effettiva del bonus – legata alla capienza dell’importo stanziato per il sostegno alle testate giornalistiche, si accompagna l’imprecisione sulla effettiva decorrenza della disponibilità del credito, dato che sino alla liquidazione del Dipartimento Editoria non si può conoscerne l’effettivo ammontare; e questo a scapito della chiarezza e precisione dei bilanci 2020: che non sapranno che importo indicare, quando magari l’ammontare definitivo sarà conosciuto a metà 2021 dopo l’approvazione del bilancio 2020?
Inoltre speriamo che la comunicazione inter-Agenzia funzioni bene, dato che tutti i dati sono trasmessi dagli investitori all’Agenzia delle Entrate ma la responsabilità del bonus è del Dipartimento Editoria (che fa capo alla Presidenza del Consiglio).
Infine deve essere rivista la denominazione dell’iniziativa, per altro notevole: non si tratta di un bonus “pubblicità” tout court ma di un premio alle varie forme di inserzioni su prodotti editoriali; sono escluse tutte le spese di cartellonistica, messaggi diffusi nelle sale di proiezione cinematografica, volantini e pubblicità sonora o visiva non supportata da una testata giornalistica, sponsorizzazioni e presenze grafiche.
Un ultima precisazione: da anni si chiede un chiarimento al Dipartimento dell’Editoria sulla imponibilità o meno del bonus pubblicità, e nel silenzio delle norme si deve ritenere che costituisca un provento imponibile ai fini delle imposte dirette; anche se inciso, quindi, dalla imposizione si tratta pur sempre di un segnale importante.
In ogni caso speriamo che questo intervento aiuti quel mondo della comunicazione sofferente per mancanza di introiti e aggravato dalla “stasi” da COVID 19.
Gazzetta 47, 01/09/2020
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