30 Giu BONUS FACCIATE E RAGION…….DI CHIESA! (Gazzetta Tributaria n.61/2022)
61-Con una apposita risposta ad interpello l’Agenzia delle Entrate riconosce una agevolazione per ripristino facciate con una forzatura del testo della legge.
Macchiavelli insegnava che la “Ragion di Stato” giustificava anche eccessi e comportamenti altrimenti contra legem, e cinquecento anni dopo l’Agenzia delle Entrate, per evidente ragione di non contrastare il potere ecclesiastico, si uniforma.
Con la risposta n. 352 del 28 giugno 2022 l’Agenzia riconosce che l’agevolazione del c.d. bonus facciate può essere riferita anche alla spesa per il rifacimento e/o l’abbellimento del portone di una chiesa monumentale.
Probabilmente il problema risiede nella cattiva formulazione della legge, ovvero nella pignoleria della Sovraintendenza ai Monumenti che avrà voluto un progetto unitario per il rifacimento di portone, cornice e lunetta di una chiesa monumentale, ma la risposta dell’Agenzia è un capolavoro di dribbling tra le parole per giustificare un risultato che appare ovvio nella realtà ma contrario alle precedenti norme!
Ricordiamo (e la Gazzetta Tributaria si è occupata dell’argomento nei n. 7 e n. 248 del 2020 e nel n. 45 del 2021) che il bonus ha la sua ragione nel privilegiare il decoro urbano con un’agevolazione, che spazia dal 90% al 60% del costo sostenuto per l’abbellimento, il rifacimento, la manutenzione delle parti opache delle facciate o delle zone visibili dalla strada (per le parti trasparenti, comprese le porte, c’è il bonus serramenti se applicabile!)
Probabilmente il legislatore non ha considerato al momento della formulazione della norma che esistono complessi monumentali articolati che certamente impattano con il decoro urbano, e questo aveva fatto sì che l’Agenzia, nella propria circolare di approfondimento e nelle varie interpretazioni, avesse espressamente escluso dall’agevolazione il costo del rifacimento dei portoni.
Ma interviene la Cattedrale (è sconosciuta la località) che dovendo restaurare la facciata deve anche mettere mano al portale, che comprende portone, lunetta e cornice, e con un evidente condiscendenza l’Agenzia ammette che il portale, oltre che consentire l’ingresso in chiesa assume, per la sua dimensione e imponenza, una funzione decorativa e ornamentale e questo è il presupposto del “bonus facciate”, con la conseguenza che viene riconosciuta l’agevolazione.
Ma evidentemente, salva la prevalenza del potere religioso su quello laicale, lo stesso ragionamento deve essere riferito agli ingressi monumentali di tanti palazzi, sia antichi che contemporanei, in cui la funzione di passaggio è presente ma marginale rispetto al contenuto decorativo e monumentale.
La conoscenza di questa risoluzione potrà indurre tanti proprietari a procedere alla ristrutturazione di ingressi e portali, a meno che non si debba ritenere che solo la ragion…di chiesa possa godere di questa agevolazione.
Gazzetta 61, 30/06/2022
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