18 Feb A POKER VINCE IL FISCO! (Gazzetta Tributaria n.27/2025)
27 – Un insolito caso di tassazione internazionale di alcuni particolari proventi diversi.
Spesso capita di assistere, sulle televisioni commerciali, a partite di Poker nei Casino americani e, di solito, quello viene considerato un mondo alieno che non ha rapporto con la nostra quotidianità.
Non così ha fatto l’Agenzia delle Entrate d’Abruzzo che ha notificato a un contribuente un accertamento per non avere dichiarato, nel 2010 (!), i proventi di vincite al gioco ottenute all’estero.
Dopo due gradi di giudizio favorevoli al contribuente l’Agenzia ricorre in Cassazione, che con l’ordinanza n.3879 del 15 febbraio 2025 accoglie sostanzialmente, con alcuni distinguo, le richieste dell’Erario e rimanda alla Corte Tributaria dell’Aquila di determinare i confini dell’imposizione.
È interessante riscontrare che l’Agenzia si era informata sulle dimensioni delle vincite sulla base dei siti di scommesse internazionali, sono raggiungibili da un semplice telefonino, che pubblicano classifiche e informazioni sui giocatori e sui premi!
La Cassazione ha stabilito che le vincite realizzate nelle case da gioco della UE non sono imponibili in quanto i proventi sono soggetti ad una imposta sostitutiva sui giochi, che viene in genere pagata dal Casino, mentre le vincite extra UE devono essere considerate normalmente imponibili come redditi diversi; questa esclusione delle vincite UE impone, secondo la Cassazione, la necessità di rivedere l’accertamento che aveva considerate imponibili tutte le vincite realizzate all’estero.
Il concetto di extra UE comprende anche Monte Carlo, e questo spiega la relativa facilità dell’acquisizione di informazioni.
Essendo redditi diversi da dichiarare ex art.67 TUIR non consentono la deduzione di costi, e soggiacciono, normalmente, all’aliquota marginare IRPEF 43% per cui di fatto per questi proventi vi è una spartizione quasi al 50% tra Fisco e giocatore (ma solo delle vincite!).
Tra l’altro nel caso di vincite all’estero conseguite da soggetti fiscalmente residenti ni Italia non viene in aiuto neppure, in genere, l’eventuale convenzione contro le doppie imposizioni perché nello schema OCSE i proventi di questo tipo devono essere tassati nello Stato di residenza del percipiente, e quindi anche la vincita a Poker di un italiano a Las Vegas sconterà l’imposta in Italia.
In sostanza al gioco d’azzardo vince lo Stato, e per altro dovremmo ricordare che proprio lo Stato ha centinaia di anni di gestione a proprio favore del LOTTO!
Un vecchio adagio dice che al gioco vince sempre la “casa”, e se questa è l’Agenzia delle Entrate non c’è storia!
Gazzetta Tributaria 27, 18/02/2025
Sorry, the comment form is closed at this time.