ANCHE PAGARE L’ IVA È UNA FATICA SORPRENDENTE. (Gazzetta Tributaria n.47/2025)

ANCHE PAGARE L’ IVA È UNA FATICA SORPRENDENTE. (Gazzetta Tributaria n.47/2025)

47 – Il riepilogo delle modalità di pagamento dell’ IVA sembra un intervento su “Scherzi a parte” ma invece è realtà.

  

Comincia la stagione degli esborsi per il pagamento delle imposte 2024 nelle varie forme, e anche FISCO OGGI si premura di segnalare al contribuente le opportunità esistenti.

Il 13 marzo la rivista dell’Agenzia presenta una breve nota in materia di IVA che suscita sconcerto, stupore o muove ad un sorriso, tanto è confusa l’elencazione delle modalità di pagamento.

Vi proponiamo un riassunto commentato.

L’argomento è il versamento del saldo IVA 2024, che è stato esposto in dichiarazione.

Si inizia con la scadenza canonica per il versamento in unica soluzione, il 16 (ora 17 per festività) marzo, ma subito viene evidenziato che il pagamento può essere differito sino alla data del pagamento delle imposte dirette da dichiarazione – 30 giugno – con la maggiorazione dello 0,40% mensile sul totale (+ 1,60% complessivo, che in ragione d’anno diviene oltre il 6%, un po’ tanto!).

 Può essere scelto il pagamento rateale di quanto dovuto, anche già differito a giugno, con l’interesse del 0,33%mensile (siamo a quasi il 4%annuo, meglio di prima), e con rate che scadono il 16 di ogni mese sino a dicembre 2025.

Oppure può essere scelto di differire di un solo mese quanto dovuto a giugno (già maggiorato degli interessi da marzo) con un ulteriore aggravio pari allo 0,4% e solo per un mese: saldo a luglio 2025.

Se siete arrivati fin qui senza perdervi è una dimostrazione di lucidità rimarchevole e quindi crediamo si possa convenire che una situazione come quella delineata non fa che aggiungere complicazione allo scenario del pagamento delle imposte.

Scadenze diverse: fine mese oppure il 16 di ogni mese; tassi di dilazione diversi: 0,33% mensili; 0,4 %; fisso oppure mensile, e non è detto che non si debba, talvolta, anche fare il conteggio a giorni!

Sappiamo tutti che pagare le imposte non è un piacere; se viene reso anche confuso e incerto giustifica quei contribuenti che sconcertati preferiscono evitare di eseguire quanto dovuto perché “… non capiscono……”

E forse come dargli torto, anche se con gande serenità FISCO OGGI nel numero del 13 marzo 2025 presenta il quadro dei differimenti come una normale situazione di adempimento, favorevole al contribuente!

Quasi quasi si arriva a rimpiangere il vecchio meccanismo dell’IGE (fino agli anni ’60), le marche da applicare alla fattura, e subito!

 

Gazzetta Tributaria 47, 14/03/2025

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