13 Dic CREDIBILITÀ VUOL ANCHE DIRE COERENZA FORMALE. (Gazzetta Tributaria n.135/2023)
135 – Un paio di circostanze negli ultimi giorni hanno scosso l’immagine di efficienza e credibilità dell’Amministrazione, sempre a scapito dei cittadini!
A volte basta poco per mettere in dubbio la capacità di comportamento coerente della Pubblica Amministrazione, e se vacilla la fiducia nella “macchina amministrativa” tutto diviene più difficile!
Da un lato tutti gli studi professionali hanno vissuto la spasmodica ricerca dei dati dei TITOLARI EFFETTIVI di società ed enti da comunicare entro l’11 dicembre 2023 alle Camere di Commercio, con un adempimento inutile che è stato da più parti stigmatizzato e per il quale era circolata la voce di un rinvio per consentire un adempimento sereno (vedere anche la Gazzetta Tributaria n. 116/23 e 131/23).
Nell’inerzia della P.A. interviene il TAR del Lazio che con un’ordinanza del 7 dicembre 2023 (ultimo giorno utile prima delle feste!) sospende l’obbligo di comunicazione e rinvia almeno sino al 27 marzo 2024 (!); probabilmente la norma sarà nel frattempo modificata o se ne perderà la memoria!
E tutta la fatica fatta: inutile!
L’11 dicembre 2023 viene pubblicato il decreto del MEF che modifica il tasso di interesse legale per l’anno 2024, e sorge un momento di “giramento di testa”; nell’ambito di quattro anni il tasso di interesse legale è salito dallo 0,1% al 5% per ridiscendere in un solo anno solo al 2,5%; altro che le giravolte finanziarie della Banca Centrale Europea – sono variazioni di 50 volte, o in percentuale del 5.000%!
Il legislatore fiscale, probabilmente fidandosi poco della stabilità del suo collega della Finanza, generalmente indica in misura fissa il tasso di interesse applicabile alle varie dilazioni fiscali e quindi i vari piani di rateizzazione e simili sono indenni da simili variazioni sudamericane; purtuttavia, per esempio, il “ravvedimento operoso” richiede l’applicazione sulle rateizzazioni, del tasso legale applicabile anno per anno, e tutte le previsioni finanziare divengono inattendibili!
Oltre tutto i mercati finanziari privati nel periodo non hanno avuto variazioni di tale portata: +/-100%, salvo forse l’Argentina che viene citata come finanza inaffidabile!
Infine una piccola nota essenzialmente formale ma che dimostra una generale noncuranza delle varie percezioni del cittadino nell’attenzione verso il “privato”: con decreto del marzo 2022 è stata ufficialmente dichiarato cessato (e meno male, non saremo mai grati abbastanza agli operatori sanitari!) lo stato di emergenza ex COVID.
Quasi due anni dopo, nel dicembre 2023 a chi scrive è stata inviata via e-mail una prescrizione medica che riporta a stampa l’indicazione che la modalità di ritiro in farmacia con il solo numero di ricetta, e tessera sanitaria sarebbe stato attiva fino al perdurare dello stato di emergenza: cessata da due anni! (ma la modalità è ancora operativa!)
Sono sostanzialmente note di costume che però evidenziano una disattenzione verso le norme che lo stesso legislatore predispone per la Pubblica Amministrazione ma che vengono trascurate: se a tenere un comportamento simile è il privato, però, fioccano indagini, richieste di documenti e sanzioni!
C’è ancora un po’ di strada da percorrere verso la parità!
Gazzetta Tributaria 135, 13/12/2023
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