L’AGENZIA HA BISOGNO DI LEZIONI E ECOLOGIA! (Gazzetta Tributaria n.89/2023)

L’AGENZIA HA BISOGNO DI LEZIONI E ECOLOGIA! (Gazzetta Tributaria n.89/2023)

89-Una recentissima pronuncia dell’Agenzia sulle spese per auto elettriche conferma una certa confusione sui concetti base di rimborso spese e welfare.

 

 Il 25 agosto 2023 (secondo tradizione un venerdì così il significato si percepisce tre giorni dopo!), è stata pubblicata la risposta ad interpello n. 421 che affronta un problema di imponibilità o meno, in capo al dipendente percettore, dei rimborsi per la ricarica di auto elettriche aziendali affidate in uso promiscuo.

E’ sorprendente come la fiscalità delle spese per le vetture personali o promiscue sia un argomento che impegna tante energie dell’Agenzia, dato che le pronunce in merito sono più frequenti di ogni altro argomento.

Si vanno diffondendo, e la spinta ecologista tende a privilegiare, le vetture a trazione elettrica, ed una società che concede in uso promiscuo ai propri dipendenti tali vetture ha chiesto come trattare fiscalmente i contributi per l’installazione di quanto necessario per la ricarica domestica e per l’energia per ricaricare.

Con un’articolata dissertazione l’Agenzia nella risposta citata ha escluso ogni beneficio fiscale per i rimborsi delle spese di installazione e ricarica attributi al dipendente, ricomprendendoli nel “normale” reddito di lavoro dipendente, quindi con imposizione a livello di ritenuta all’atto dell’erogazione, eventuale conguaglio in sede di dichiarazione annuale e assoggettamento a contribuzione previdenziale.

Non è difficile ipotizzare, quindi, che il nostro incentivo per l’uso dell’auto elettrica di 100 euro potrà essere goduto dal dipendente forse per 50!

Eppure, sia pure a livello simbolico, poco più di un anno fa la stessa Agenzia aveva dedicato una circolare, n.27 del 14 luglio 2022, al corretto utilizzo in esenzione d’imposta del bonus carburante di 200 euro previsto dal D.L. 21 del 2022, e oltre tutto prorogato anche per il 2023, affermando che lo stesso era applicabile anche alle ricariche elettriche.

E’ vero che la misura prevista dal decreto dello scorso anno aveva un importo limitato mentre la spesa di ricarica veicoli elettrici può superare tale importo, ma stupisce che la circolare del 2023 non citi, neppure per escluderne l’efficacia per le quote eccedenti, la valutazione effettata solo un anno prima. Invece i riferimenti sono ad una circolare del 1997 quando l’auto elettrica era utopia e le crisi energetiche si credevano passate!

Sembra quasi che l’Agenzia voglia affermare la propria assoluta preferenza per i motori a combustione interna e per i carburanti fossili, ma questo comportamento pare in contrasto con la tendenza (e dovrebbe diventare anche una direttiva comunitaria) a relegare sempre più al margine l’auto a benzina.

Con tutte le difficoltà che normalmente abbiamo non vorremmo vederci Greta Thunberg quale prossima consigliera del Direttore dell’Agenzia.

 

Gazzetta Tributaria 89, 28/08/2023

 

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