08 Mag SE PERMETTETE PARLIAMO DI NOI! (Gazzetta Tributaria n.51/2023)
51-Tre concomitanti eventi negli ultimi due giorni richiedono un approfondimento anche della Gazzetta Tributaria sulla professione di Commercialista.
Quasi a predisporre la tempesta perfetta nell’arco di due giorni si sono sommate prese di posizione e pubbliche dichiarazioni che meritano una sottolineatura anche da chi per oltre cinquant’anni svolge la professione di dottore commercialista ma cerca di mantenere un tono equidistante nei commenti, lontano da rivendicazioni settoriali.
Il 4 maggio scorso durante gli Stati Generali dei Commercialisti svoltisi a Roma il Ministro del Lavoro Calderone ha sottolineato la sussidiarietà della funzione dei Commercialisti nei confronti della Pubblica Amministrazione. Dato che il Ministro del Lavoro è quello deputato alla gestione anche del mondo del Terzo Settore ove è codificato il principio di sussidiarietà il riconoscimento è di particolare peso e contenuto, quasi a suggerire anche l’attuazione della disposizione contenuta nell’art.10 dello Statuto del Contribuente sulla necessità di rapporti di collaborazione e buona fede tra le parti.
Il 5 maggio il segretario della C.G.I.L. Landini (pur sempre il maggiore sindacato italiano) in un intervento pubblico mette in dubbio la professionalità dei Commercialisti affermando che gli interlocutori del Fisco debbono essere quelli che pagano le tasse, e quindi forse i suoi iscritti, e non i professionisti (affermazione strampalata perché allora gli interlocutori dovrebbero essere i grandi industriali – concetto che esisteva ai tempi dello statuto Albertino due secoli fa!)
Contemporaneamente con enfasi lo stesso 5 maggio Fisco Oggi, la voce dell’Agenzia delle Entrate, dedica spazio e richiami alla facoltà concessa alle persone fisiche di delegare “persona di fiducia” a svolgere talune pratiche tributarie in via telematica, misura che viene contrabbandata come semplificazione ma che probabilmente nasconde un preciso intento di progressiva emarginazione dei professionisti formalmente abilitati e professionalmente preparati, visti come una spina critica nel fianco e da eliminare come fece Pinocchio con il Grillo Parlante.
Infatti anche l’Agenzia nella comunicazione sembra dimenticare che da oltre cinquant’anni nel corpus delle leggi tributarie esiste l’art.63 del D.P.R.600/73 che formalizza la rappresentanza e assistenza dei contribuenti da parte dei professionisti (per vero negli allegati alla Guida dell’Agenzia alla nuova funzione delle persone dio fiducia l’esistenza dell’art.63 è ricordato in appendice), anzi nel testo delle istruzioni viene specificato, pag.9, che l’accesso ai servizi telematici non può essere attribuito al commercialista.
E quella sussidiarietà della funzione professionale nei rapporti con la pubblica amministrazione dove è finita?
Viene il sospetto (come diceva l’on. Andreotti a pensar male…….) che vi sia un disegno per escludere silenziosamente contro il governo i professionisti delle professioni ordinistiche dalla interlocuzione fiscale perché questi, altamente preparati e agguerriti, difendono con energia le ragioni del contribuente – la percentuale di vittorie dell’Agenzia in Corte di Giustizia Tributaria, ancorata al 50% vuol dire che nell’oltre metà dei casi è stata la difesa del contribuente a far prevalere le ragioni! – in modo da portare il sistema verso una applicazione esclusivamente dirigistica del rapporto con i cittadini: quello che fa l’Agenzia deve essere accettato!
Sarà la riforma tributaria di prossima emanazione a rimettere in carreggiata i rapporti corretti, sulla base del sacrosanto principio di sussidiarietà, che non vuol dire sottomissione ma dialogo e confronto; altrimenti non vi sarebbe neppure la Gazzetta Tributaria!
In ogni caso un fine settimana veramente scoppiettante: oltre che le scadenze usuali la primavera ci porta anche problemi esistenziali!
Gazzetta Tributaria 51, 08/05/2023
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