27 Mar UN ESEMPIO VIRTUOSO: L’AGENZIA SA RISPETTARE I TERMINI! (Gazzetta Tributaria n.39/2023)
39 – Le vicende normative ci offrono anche occasioni per apprezzare, quando capita, il buon funzionamento dell’Agenzia delle Entrate.
Dato che, come citiamo continuamente, il rapporto tra il contribuente/cittadino e l’Agenzia dovrebbe essere improntato a collaborazione e buona fede merita di essere sottolineato quando si verifica un positivo comportamento degli uffici che fanno affermazioni, le mantengono, rispettano le scadenze senza necessità di proroga e informano per tempo i contribuenti.
L’occasione è fornita dalla vicenda del credito d’imposta per talune specifiche attività di terapie fisiche, l’attività fisica adattata che consiste in una forma di cura con determinati esercizi fisici eseguiti con la supervisione di medici e terapisti.
Per l’anno 2022 (e solo per quest’anno) è stato stabilito che coloro che avessero sostenuto spese per tale forma di prestazione sanitaria avrebbero avuto diritto ad un credito d’imposta in misura da definire in base alle domande (L.234/2021 – bilancio 2022 – art.1 c. 737)
Il credito d’imposta deve essere prioritariamente speso nella dichiarazione dei redditi per l’anno 2022 (unico anno di operatività del contributo), e pertanto si poneva il problema di determinare con urgenza, dopo la fine dell’anno 2022, la percentuale di attribuzione del credito, sulla base delle domande presentate entro il 31/12/2022.
Vi era una dotazione di 1,5milioni di euro, da ripartire in percentuale tra gli aventi diritto.
Intanto dobbiamo rilevare che la previsione di spesa è stata incredibilmente precisa, dato che le domande accettate sono state per un totale di 1,537 milioni, con una percentuale di scostamento in eccesso inferiore al 3%: certamente un caso di quantificazione precisa del fabbisogno.
Inoltre a fronte della chiusura dei conteggi (domande trasmesse in via telematica tra il 15 febbraio e il 15 marzo 2023) dopo circa una settimana dal termine è stato emanato il provvedimento dell’Agenzia n. 94779/2023 che stabilisce il diritto di un credito di imposta del 97,5838% sulle spese per attività fisica integrata da utilizzare nella dichiarazione dei redditi per l’anno 2022.
Una previsione corretta e centrata, una tempistica perfettamente rispettata, una adeguata informazione e un beneficio effettivo per il contribuente che potrà già spendere nella dichiarazione UNICO 2023, o 730/2023 questo credito, magari a distanza di pochi mesi dall’effettivo esborso.
Ma allora, volendo, si può realizzare quella collaborazione tanto desiderata, e si può dimostrare che anche la macchina burocratica, quando vuole, può funzionare in modo egregio!
E stiamo parlando di un importo non proprio irrilevante, essendo pari a 1,5 milioni di euro.
Alla vigilia della discussione sulla delega per la riforma fiscale questo segnale di efficienza fa ben sperare!
Gazzetta Tributaria 39, 27/03/2023
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