TEORIA E PRATICA DELLE AGEVOLAZIONI STRAORDINARIE (Gazzetta Tributaria n.38/2023)

TEORIA E PRATICA DELLE AGEVOLAZIONI STRAORDINARIE (Gazzetta Tributaria n.38/2023)

38-Con la pubblicazione di un apposito provvedimento diviene operativa (?) l’agevolazione sul maggiore ammortamento: ma cui prodest?

  La legge di bilancio 2023 (L.197/2022) mano a mano sta cercando di sviluppare i propri effetti sia in termini di semplificazioni e miglioramento dei rapporti – le varie forme di pace fiscale e attenuazione della riscossione –  sia in termini positivi, come agevolazioni in termini di esenzioni o quella di cui trattiamo, che riguarda una modifica dei coefficienti di ammortamento (commi da 65 a 68)

Con provvedimento del Direttore dell’Agenzia del 23 marzo 2023 è stata resa operativa la c.d. agevolazione riguardante l’aumento dal 3% al 6% della aliquota di rilevanza fiscale dell’ammortamento degli immobili strumentali per le aziende del commercio al minuto.

Un aumento della aliquota di ammortamento vuol dire un aumento di una componente fiscale negativa nella determinazione dell’imponibile, e quindi in sostanza, in presenza di un risultato positivo dell’esercizio, su cui dovrebbe essere pagata una certa imposta, una riduzione del carico fiscale.

Intanto una considerazione: trattandosi di una variazione delle componenti negative fiscali di reddito l’efficacia di tale norma si verifica direttamente nell’anno successivo al periodo di riferimento: l’imposta sul reddito 2023 sarà pagata nel 2024, salvo un certo effetto limitato sugli acconti.

Ma poi vi è una indubbia discriminazione in termini soggettivi: sono agevolate solo le imprese esercenti certi tipi di commercio al minuto, e non si conosce come tali categorie siano state scelte, mentre altri settori notoriamente in crisi non vengono trattati: per tutti viene agevolato il commercio di alimentari, sia in botteghe tradizionali che in supermercati ma non quello di capi di abbigliamento in tutte le forme; sono agevolati i tabaccai, il cui mercato è sostanzialmente anelastico, e non le librerie che soffrono tante concorrenze e così via.

Ancora di più deve essere considerato che una simile agevolazione (maggior costo fiscale dell’ammortamento), ha significato in presenza di bilanci e dichiarazioni fiscali positive, che presentano utili e imponibili, che possono essere sottoposti ad un carico fiscale minore; ma se i conti positivi faticano, come per quasi tutte le aziende del commercio, anche un ammortamento maggiorato non migliora la situazione di cassa, essendo realtà che non subiscono un carico fiscale.

Infime, l’anticipazione degli ammortamenti sarà scontata in caso di alienazione dell’immobile con una maggiore successiva plusvalenza imponibile.

Ma allora viene il dubbio che chi ha proposto la norma magari sia ferratissimo in teoria, ma non conosca bene la pratica quotidiana di tanti esercizi commerciali.

 

Gazzetta Tributaria 38, 24/03/2023

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