25 Gen AIUTO! – PIOVONO INTERPELLI (GazzettaTributaria n.13/2023)
13 – Una crescita esponenziale delle risposte dell’Agenzia delle Entrate nel 2023 è sintomo della cattiva qualità della produzione normativa.
L’”interpello” è la prevista attivazione della risposta dell’Agenzia delle Entrate a difficoltà interpretative o dubbi sulla disapplicazione di norme antielusive, ed è previsto all’art.11 dello Statuto del Contribuente come possibilità diretta di provocare l’intervento dell’Agenzia.
Un società ideale dovrebbe avere norme talmente chiare e di immediata applicazione da non richiedere risposte interpretative, ma non è così per il nostro ordinamento.
Nella Gazzetta Tributaria dello scorso anno (Gazzetta n. 76/2022) avevamo stigmatizzata la proliferazione di risposte agli interpelli che sembravano crescere in modo esponenziale; salvo poi rallentare l’emanazione nell’autunno e chiudere l’anno sulla media (circa 600 risposte/anno) degli ultimi periodi.
In questo gennaio 2023 non ancora concluso assistiamo preoccupati, invece, ad una vera e propria esplosione di risposte, e non sono ancora state pubblicate quelle in materia di nuova legge finanziaria! da far temere una pioggia di interpretazioni (e non delle polpette del film!).
Infatti le risposte sino a ieri pubblicate sono ben 159, a fronte dei seguenti numeri di quesiti risolti alla stessa data (25 gennaio) nei quattro anni precedenti:
2022 = 52
2021 = 56
2020 = 15
2019 = 10
Come si vede il totale delle risposte pubblicate nel 2023 è addirittura superiore alla somma del quattro anni passati!
Quando arriverà lo tsunami delle risposte per la Finanziaria vi sarà un’altra ondata di piena, salvo poi sperare nella bonaccia!
A parte le scontate ironie, una simile quantità di domande dei contribuenti, e risposte dell’Agenzia sono il più diretto sintomo di una cattiva qualità normativa, o di una certa approssimazione, dato che secondo un vizio tipicamente nazionale si vuole regolamentare anche le minuzie, e come sempre non può prevedere le infinite sfaccettature che la realtà pone sempre all’attenzione dello studioso, con conseguenti dubbi e interpelli.
Ma una simile quantità di argomenti (siamo a livello di 6 al giorno, festivi compresi!) mettono a dura prova sia l’attività del consulente che l’aggiornamento dei giudici tributari cui, in genere, spetta l’ultimo, definitivo parere.
Si afferma che la sterminata quantità di provvedimenti, e di pareri sono, nella confusione, la negazione della giustizia, e non vorremmo arrivare a questo punto anche nel nostro mondo tributario.
L’Impero Romano di Oriente (Bisanzio) insegna!
Gazzetta Tributaria 13, 25/01/2023
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