05 Gen RISCOSSIONE AGEVOLATA DI CARICHI -TRIBUTARI CON RIFERIMENTO AL 30 GIUGNO 2022 (Gazzetta Tributaria n.3/2023)
3 – Una nuova opportunità di estinzione dei debiti tributari in genere, con riferimento al 30 giugno 2022 senza distinzione della natura del carico.
La legge finanziaria 2023, L. 197/2022, ai commi 231 – 250 propone una nuova “rottamazione” di carichi pendenti per tributi di ogni genere purché compresi in carichi affidati alla Riscossione entro il 30 giugno 2022, con abbuono di interessi e sanzioni.
Come si evince dal fatto che tale provvedimento, definito “rottamazione quater” per ricordare tutte le precedenti disposizioni in materia di agevolazione della riscossione, occupa ben una ventina di commi nella legge si tratta di una articolata ristrutturazione della normativa in essere, sulla quale certamente torneremo, ma che prevede talune situazioni di intervento diretto del contribuente.
Intanto l’agevolazione permette di stralciare le somme iscritte a titolo di interessi e sanzioni, con un indubbio sollievo sulla dimensione del debito, e tiene naturalmente conto di quanto versato nel corso degli anni, salvando quindi gli effetti di precedenti rottamazioni magari non rispettate nelle varie scadenze e decadute.
E’ richiesta da parte del debitore una apposita dichiarazione di intenti da presentare entro il 30 aprile 2023, eventualmente previa verifica della situazione individuale agevolabile che l’Agenzia Riscossione dovrà rendere disponibile (quando?) sul suo sito internet, e il pagamento di quanto dovuto dovrà essere ripartito in rate che non seguono la tradizionale (!) ripartizione in 20 rate trimestrali ma che avranno la cadenza del 10% al 31 luglio 2023 e un altro 10% al 30 novembre 2023, ed il residuo in un massimo di rate trimestrali di pari importo al 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre degli anni dal 2024 al 30 novembre 2027: si tratta quindi al massimo di 18 rate.
La dichiarazione di voler usufruire della riscossione “agevolata” deve comportare anche la rinuncia ad eventuali giudizi in essere, giudizi che in itinere sono sospesi.
Come si evince si tratta di un provvedimento complesso e che necessita di interventi per renderlo operativo, preparando quindi una primavera 2023 con scelte difficili e carica di adempimenti; per altro appare sicuramente un gesto di buona volontà per proporre una definizione per un sistema che rischiava di implodere!
Sicuramente il primo passo sarà quello di poter consultare la situazione dei carichi definibili che sarà visibile sul sito, e le decisioni saranno rinviate questa consultazione: in ogni caso sarà bene tenersi pronti.
Gazzetta Tributaria 3, 05/01/2023
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