30 Giu QUANDO IL RINVIO E’ UN RIFIUTO DEL PROBLEMA La fine di giugno porta una serie di confusi rinvii e spiegazioni approssimate forse contando sulla serenità dell’uscita dalle limitazioni Covid per far accettare ogni forzatura! (Gazzetta Tributaria Edizione 40/2021)
40 – La fine di giugno porta una serie di confusi rinvii e spiegazioni approssimate forse contando sulla serenità dell’uscita dalle limitazioni Covid per far accettare ogni forzatura!
Cercare di mettere ordine nella situazione dei rinvii dei pagamenti e delle dichiarazioni è una fatica degna dell’Inferno di Dante – anzi viene il sospetto che volendo celebrare i 700 anni del grande poeta ci si ispiri alle fatiche di Sisifo per unire fisco e cultura (Inferno. Canto VII) – ma il vostro commentatore, presuntuoso, prova a dipanare la matassa.
Tra annunci para formali (i comunicati- legge) e semplici promesse anche le scadenze di metà anno dovrebbero scivolare verso tempi meno convulsi.
Iniziamo dal segnalare che il versamento delle imposte dovute a seguito della liquidazione della posizione dichiarative dei soggetti alle valutazioni ISA (ex studi di settore) è rinviato di venti giorni e deve essere effettuato entro martedì 20 luglio; non è detto ma dovrebbe essere automatico anche il rinvio del versamento differito al 19 agosto con la maggiorazione dello 0.4%. Purtroppo a tale riguardo rimane il dubbio sull’automatismo del rinvio alle stesse date dei versamenti per i contributi previdenziali artigiani e commercianti, che sono liquidati insieme con le imposte, e che erano stati preannunciati in slittamento con comunicato INPS del 25 giugno ma senza riferimenti e date.
Questo rinvio, quindi, non interessa tutti i contribuenti che dispongono di redditi da fabbricati, lavoro dipendente e diversi, che devono rispettare la scadenza ordinaria.
Sono annunciati anche i provvedimenti che dovrebbero rinviare a fine agosto 2021 la notifica delle cartelle di pagamento in sospeso, la ripresa delle procedure esecutive, le rate di pagamento di cartelle ordinarie con scadenza al 30 giugno; sarebbe almeno la nona proroga in questo panorama dissestato, ma dobbiamo prendere quello che viene offerto!
Non è stata invece accolta la necessità di rivedere il termine per il pagamento delle imposte da dichiarazione per i soggetti non ISA, scadenti il 30 giugno, anche se con assoluto dispregio per ogni regolarità di comportamento e dello stesso Statuto del Contribuente solo il 25 giugno (secondo la deprecabile abitudine di diffondere documenti e provvedimenti al venerdì pomeriggio, contando sull’assenza di molti interpreti!) è stata emanata dall’Agenzia delle Entrate la circolare n. 7/2021 di interpretazione sugli adempimenti dichiarativi e le spese deducibili, di oltre 500 pagine.
L’art. 3, comma 2 dello Statuto del Contribuente impone all’Amministrazione di portare a conoscenza dei contribuenti tempestivamente le circolari ecc. Come possa essere considerato compatibile con tale tempestività un provvedimento emanato sostanzialmente tre giorni prima della scadenza del termine rimane un mistero che non può che generare brutti pensieri.
Ed i Commercialisti, invece, cercando di essere positivi si fanno in quattro per rendere accettabili le forzature dell’Amministrazione!
Gazzetta 40, 30/06/2021
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